2021



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Le fotografie

– Il disegno copia della SS. Annunziata di Edward von Steinle, Museo Städler, Collezione digitale.

– A sinistra la casa dei Brentano detta della Testa d’oro (Das Haus Zum Goldenen Kopf) a Francoforte nella Große Sandgasse, oggi non più in essere; a destra la via vista dall’incrocio della Kornmarkt con la Buchgasse; gli edifici vennero ricostruiti nei primi anni ‘50 del Novecento.

– Josephine Brentano, La chiesa di San Leonardo e il Saalhof, Francoforte sul Meno, acquerello, Museo Staedler, Collezione digitale.

– E. von Steinle, Josephine Brentano adora il Crocifisso, 1875, Ivi, Collezione digitale.

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L'ANNUNZIATA
di Josephine Brentano


Nel museo Städel di Francoforte sul Meno è conservata una originalissima copia della SS. Annunziata di Firenze opera di Edward von Steinle, disegnatore, illustratore, caricaturista, pittore di storia e professore universitario, nato a Vienna nel 1810 e deceduto a Francoforte nel 1886.

L’Annunciazione è datata 1858. Il foglio che la rappresentata misura 545 x 789 mm. Il disegno è a penna nera e acquerello e tempera, accentuata con il bianco, contornato su tutti i lati con un pennello in marrone chiaro e marrone scuro, su carta marrone. Il numero di inventario è 7218 -7218 Z (così riporta la scheda del museo).
Il disegno è firmato e mostra scritto nel bordo inferiore scritto con un pennello giallo: Vetus pictura virginis annuntiationem repraesentans. Extat Florentiae nella basilica sanctissimae annuntiationis, ubi magna veneratione habetur. // Repingere ausus est Eduardus Steinle MDCCCLVIII.
In basso a sinistra, sulla base del pilastro, è scritto a pennello in marrone: Fr BARTOLOMEUS. / MCCXXX - LVIII; e a sinistra della testa di Maria, in modo speculare: ECCE ANCILLA DMI [abbrevazione di DOMINI].
Nel libro aperto si trova a penna nera: Ecce Virgo con/cipiet et pariet / Filium. et voca/bitur nomen ei/us Emmanuel [= Isaia 7:14].
Nel verso in basso a sinistra infine è segnato a matita: Donazione Brentano. È presente anche il timbro dello Städelsche Kunstinstitut, Frankfurt am Mein (Lugt 2356).

La famiglia che donò il disegno nel 1895 fu quella dei coniugi Josephine e Anton Theodor Brentano, appartenenti a una casata di origine italiana, proveniente dal Lago di Como e divisasi con il tempo in varie linee genealogiche. Si stabilì ad Anversa e a Francoforte nel corso del XVII secolo, commerciando principalmente in vini, spezie e agrumi.
















E tanta fu la sua abilità mercantile che il ramo dei cattolici Brentano di Tremezzo, pur sostenendo le chiese e i monasteri rimasti in città dopo la Riforma protestante, ottenne la cittadinanza della Francoforte luterana nel 1740.

Tra i suoi più illustri membri vi furono Pietro Antonio detto Peter Anton (Tremezzo, Milano 1735-Francoforte 1797) e il figlio Franz Dominicus († 1844) che sposò un’illustre patrona delle arti: Johanna Antonia Josepha von Birckenstock detta Toni († 1869). Era la figlia di Johann Melchior, politico, diplomatico, funzionario, collezionista, consigliere reale, scrittore, deceduto nel 1809 a Vienna, nella casa di famiglia del sobborgo di Landstrasse, Erdberggasse 98.
Dopo la sua morte Franz Dominicus si trasferì proprio nell’abitazione del suocero, dove visse con la moglie e i figli fino al 1812.
Ne raccolse anche l’eredità culturale e mantenne la propria dimora come un punto focale nella vita intellettuale e sociale dei luoghi dove visse. Furono suoi ospiti, tra gli altri, Carl Theodor von Dalberg, principe arcivescovo di Magonza, Goethe, i fratelli Boisserée, scrittori d’arte, i fratelli Grimm, linguisti e filologi, conosciuti per le “Fiabe del focolare”, e Freiherr vom Stein, statista prussiano.
A Vienna, nella primavera del 1810 fece la conoscenza di Ludwig van Beethoven che ebbe grande ammirazione per Antonia alla quale dedicò le ultime grandi opere per pianoforte.


Josefa o Josephine, loro figlia – che donò il disegno della SS. Annunziata al Museo Städel – nacque nel 1804 a Francoforte e qui morì nel 1879. Sposò nel 1832 Anton Theodor Brentano-Tozza (1809-1895), banchiere, commerciante all'ingrosso e consigliere comunale della città.
Fu pittrice oltre che collezionista d'arte (v. le fotografie). Edward Steinle, a testimoniarne la fede e la devozione, la ritrasse nel 1875 in un disegno mentre, inginocchiata in un bosco ideale, adora il crocifisso. L’opera è conservata anch’essa al museo Städel.

Un altro figlio di Peter Anton fu Clemens (1778-1842), scrittore e poeta romantico, chiamato allo stesso modo del suo padrino, l’elettore di Treviri Clemens Wenzeslaus di Sassonia. Nel 1818 conobbe Anna Katharina Emmerick, suora agostiniana, famosa veggente (beata dal 2004), e ne fu talmente impressionato che rimase con lei fino alla morte (1824), per raccoglierne le visioni. Le pubblicò in una grande opera sulla Passione – “L'amara Passione di Nostro Signor Gesù Cristo”– e in una “Vita della Santa Vergine Maria”.

La sorella Elizabeth o Bettina (1785-1859) fu scrittrice e moglie di Achim von Arnim, corrispondente di Goethe e uno dei maggiori esponenti del Romanticismo tedesco, tanto da essere rappresentato dal 1991 al 2001 sulle banconote da cinque marchi.

Paola Ircani Menichini, 10 aprile 2021.
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